Firenze, città simbolo dell’impegno civile e dei diritti umani, la prima al mondo ad abolire la pena di morte nel 1786 , ha ospitato un evento di profonda rilevanza storica e morale. Sabato 12 aprile, alle ore 17:00, nella suggestiva cornice della Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, il regista, attore teatrale e autore Ugo De Vita ha portato in scena “Un’altra storia”, un’opera intensa e toccante dedicata alla strage di Ustica.
Attraverso un potente intreccio di teatro civile e poesia, De Vita rievoca la tragicasera del 27 giugno 1980, quando un DC-9 dell’Itavia precipitò nei cieli del basso Tirreno. “Sappiamo – afferma l’autore – che quella notte nei cieli si combatté una vera e propria ‘guerra’, e che il velivolo fu abbattuto da un missile. Ustica è, ancora oggi, una ferita aperta nella nostra coscienza collettiva: una vicenda segnata da omissioni, depistaggi, silenzi, ma anche dall’instancabile ricerca della verità.”.Nello spettacolo, De Vita rende omaggio a chi non ha mai smesso di cercare risposte: magistrati come Rosario Priore e giornalisti coraggiosi, primo fra tutti Andrea Purgatori – “il primo a domandare verità”, come lo ricorda lo stesso autore – che De Vita ebbe anche modo di conoscere personalmente.“Un’altra storia” è anche un tributo poetico alle vittime della strage e al giornalista Andrea Purgatori. La parola dantesca, in particolare le terzine del Paradiso, diventa strumento per dare voce al dolore, alla memoria e alla giustizia. Un’operazione culturale che trasforma la poesia in denuncia, e il teatro in veicolo di coscienza civile.