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Il 24 febbraio scorso, nella Cappella Farnese di Palazzo D’Accursio a Bologna, si è tenuto il Meeting dello sport femminile – stereotipi, gender equality, visibilità e sviluppo; organizzato dall’Associazione Nazionale Atlete Assist con il patrocinio della Federazione Nazionale Stampa Italiana e di Amnesty International Italia, in collaborazione con il Settore Sport del Comune di Bologna, di cui erano presenti, oltre all’Assessora allo Sport e Bilancio, Roberta Li Calzi, il Direttore, Paolo Ricci e la Responsabile della Comunicazione, Nicoletta Tomba.
Luisa Garribba Rizzitelli, Presidente di Assist, per l’intera giornata, ha dialogato con ospiti illustri, affrontando, fra gli altri, i diritti e la rappresentanza, l’analisi del ruolo dei media nella narrazione delle campionesse e dello sport al femminile.
Insieme a Beatrice Poti del Progetto VERA PM Assist, ha parlato dei diritti dello sport come valore sociale, di buone pratiche e di strumenti per uno sport moderno e paritario.
La pallavolista e formatrice Assist Lara Lugli e la calciatrice Alice Pignagnoli sono poi intervenute portando la loro esperienza discriminatoria durante la maternità.
Questi i temi affrontati con i relativi relatori. Il fair coaching e le molestie nello sport (Roberta Li Calzi); la centralità dell’Europa sullo sport (Loredana Pesoli, responsabile Relazioni Istituzionali ASSIST); l’importanza delle parole nella comunicazione e nella parità di genere e il ruolo fondamentale del fair coaching per combattere i pregiudizi e i messaggi distorti (Francesca Vitali, ricercatrice universitaria presso la Scuola di Scienze Motorie dell’Università di Verona); l’importanza che le istituzioni riconoscano paritariamente ogni pratica sportiva, anche e soprattutto per evitare la dispersione per motivi discriminatori (Manuela Claysset, Responsabile Politiche di Genere e Diritti per l’Uisp); il principio di non discriminazione in base al genere, la L. 86/2019 Deleghe al Governo e altre disposizioni in materia di ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché di semplificazione contro le discriminazioni e le molestie di genere, la formazione, l’informazione e l’esistenza della violenza fuori dallo sport, oltre a quella al suo interno (avv. Antonio Rotelli, legista e attivista per i diritti umani); il progetto VERA (Vision Equality Respect Action), finanziato con i fondi Erasmus Sport, che promuove una rete internazionale per migliorare i diritti delle donne atlete e costruire un mondo sportivo più equo e inclusivo (Alice Bruni dell’Area Progettazione europea di Assist).
La mattinata si è conclusa con l’intervento di Vanessa Serafina Vizziello, Responsabile Formazione Assist e docente del corso formativo LEA Leadership (Leadership Empowerment Academy), organizzato in collaborazione con il Comune di Bologna.
Il pomeriggio – introdotto da Massimo Righi, Presidente e Amministratore Delegato di Lega Pallavolo Serie A – è ripreso con la trattazione del ruolo del giornalismo nel contrasto di stereotipi e pregiudizi. Tina Marinari, Responsabile Campagne Amnesty International Italia, ha parlato di sport washing, cui è seguita la testimonianza personale e di atleta di Ayomide Folorunso, campionessa azzurra e primatista italiana nei 400 ostacoli.
Vittorio Di Trapani, Presidente della Federazione Nazionale Stampa Italiana, ha invece sottolineato l’importanza, per gli atleti, di manifestare e far valere i propri diritti, pur senza fare politica.
Serena Bersani, Presidente dell’Associazione Giulia Giornaliste (Giornaliste Unite Libere e Autonome) e consigliera dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna, ha parlato di body shaming e del particolare ingresso di Rosanna Marani nel 1973 – grazie a una sua intervista al calciatore Gianni Rivera, all’epoca dei fatti in “silenzio stampa” – fra i giornalisti sportivi, settore allora appannaggio degli uomini.
Evelyn Watta, Vicepresidente dell’Associazione International Sport Press Association, ha raccontato le discriminazioni subite seguendo, da giornalista, un evento sportivo in un paese dell’Africa del Nord; auspicando che l’equality si trasformi in equity.
Chiara Davini, manager internazionale sportiva, ha parlato delle priorità che costituiscono i capisaldi della propria attività per valorizzare anzitutto la serietà e le capacità dell’atleta.
A conclusione dell’evento Paolo Ricci ha ringraziato i partecipanti e ha riassunto le attività di cui si occupa il Settore Sport del Comune di Bologna.