
La band veronese The Foolz
Ad animare il secondo incontro del progetto Oltrecultura Fest promosso da Athesis, l’ultimo lunedì di aprile, il gruppo musicale veronese The Foolz. Alessandro Agostini, Bruno Merci, Luca Frizzera, Luca Ghirlanda e Filippo Maggio: cinque giovani talentuosi che nell’intima e calda atmosfera di Villa Brasavola De Massa al centro di Verona, lontani dal traffico cittadino, rispondono con garbo e ironia alle domande del moderatore dell’incontro Nicolò Vincenzi. E divertono il pubblico presente con perle di giovane saggezza che ben si armonizzano con l’obiettivo del progetto, il connubio tra cultura e talento.
X-Factor. Immancabile il riferimento all’esperienza che li ha lanciati presso il grande pubblico televisivo, l’esperienza nel 2024 con la squadra di Jake La Furia nel talent scout. Ad avere l’idea Luca che riesce a convincere gli amici colleghi. Comincia il percorso, all’inizio neppure troppo impegnativo. Ma il mese passato in convivenza… beh quella è stata una prova dura per i giovani ribelli (dal titolo dell’ep di esordio della band). Essere sempre con gli altri e l’invasione delle telecamere in ogni momento. Quello “ti fa schizzare”. Poi si passa dalla bolla, lontani dal mondo, alla realtà. Diventare famosi non vuol dire rimanerlo. Il mondo è lì fuori e ti aspetta.
I dubbi. La musica, i concerti, i sold out. Per i componenti della band era proprio questo il cosiddetto piano B diventato piano A. Con il senno di poi forse alcune scelte possono sembrare azzardate ma in quel momento anche la cover dei Kiss è stata una scelta opportuna.
I social. Estasi o tormento? Forse esagerato. Necessario essere presenti per incontrare il pubblico e portare gente ai concerti ma esserci perché obbligati è uno spreco di tempo. Pezzi scaricati in streaming a confronto con le emozioni che si sprigionano sul palco? Non c’è paragone. “Il solo immaginare che qualcuno si sposti dalla propria città per venire ad ascoltarti in concerto” ti dà i brividi.
Pressione. Può arrivarti dalle aspettative che ci si crea nel percorso dei talent, un mondo che in realtà non esiste. La paura deriva dal dover combattere contro le aspettative, a cominciare dalle proprie. Dopo X-Factor ecco la realtà a riportarti con i piedi per terra. Detto in maniera più chiara “Devi lavarti e farti tante docce; non basta un mese per cambiare la vita. Anche le mille opportunità non sono nulla di per sé se la paura di scegliere paralizza.”
I compromessi. Per chi sogna un futuro nel mondo dello spettacolo i The Foolz confermano la necessità di cercare continuamente un punto di equilibrio tra quello che piace musicalmente parlando e quello che invece è necessario fare. Con un obiettivo fermo e chiaro: mettersi al servizio della società con i propri testi e la propria musica per fare qualcosa di utile proprio grazie a quello che sei e vuoi fare come artista. Inutile per la band discutere su testi e parole; l’artista crea in accordo con la sua epoca in un circuito che attiva la libertà tra chi emette il messaggio e chi lo ascolta.
Live. La vera emozione irrinunciabile per la band che ricorda le esperienze a Roma e Milano, ma anche a Verona al Teatro Camploy autofinanziato e la sorpresa dei sold out. Nei prossimi giorni saranno annunciate le date del tour, sognando la serata in Arena.