
Di Mario Conforto
Il silenzio delle basiliche romaniche, la quiete dei chiostri, l’intimità delle chiese e dei borghi antichi: è in questi spazi carichi di memoria che torna a vibrare la musica. Con Summer Concert / Music’al Chiostro & Suon’in Basilica, l’Associazione Anna Jervolino e l’Orchestra da Camera di Caserta danno vita a un nuovo capitolo di un racconto sonoro che da anni attraversa la Terra di Lavoro. Ventisette concerti disseminati in undici luoghi della provincia, tra spiritualità, storia e natura, per un’estate che si fa ascolto.
La rassegna non è soltanto un programma artistico. È piuttosto un itinerario emotivo, costruito tra le pieghe del tempo e degli spazi, dove la musica si adagia senza forzature, come se fosse sempre appartenuta a quei luoghi. Dai concerti di Bach, rivisitati con inedite combinazioni strumentali, ai ritmi della musica balcanica e sudamericana, dalle suggestioni medievali alle forme classiche e romantiche, ogni appuntamento si apre come una narrazione a sé, capace di sorprendere anche l’ascoltatore più esperto.
Le formazioni coinvolte – dagli Archi Ensemble al Flute Young Ensemble, dal Wind Young Ensemble al Quartetto Apollon – dialogano con solisti di grande sensibilità artistica, intrecciando voci e strumenti in combinazioni insolite: flauto e marimba, violino e chitarra, pianoforte e fisarmonica. E poi gli omaggi: quello pianistico a Tolstoj, le musiche inedite di Boris Pasternak, giovane aspirante compositore prima di diventare il celebre autore del Dottor Živago, e le variazioni contemporanee sulle Goldberg bachiane, affidate a giovani compositori di oggi.
Ma ciò che rende unica questa rassegna è il suo radicamento nei luoghi. Ogni concerto è un’occasione per riscoprire un angolo nascosto del territorio, per ritrovare la bellezza che spesso sfugge allo sguardo quotidiano. Capua, Roccamonfina, Casanova di Carinola, Aversa, Alvignano, San Potito Sannitico, Sepicciano, Pietramelara: piccoli centri che si accendono di note, diventando teatri di un rito collettivo e gratuito, accessibile a tutti.
Ad aprire il ciclo di appuntamenti, una rilettura visionaria dei concerti di Bach a cura dell’Archi Ensemble, affiancato dalla fisarmonica di Luigi Gordano. Sarà la prima di una serie di serate dense di significato, in cui il passato e il presente si sfiorano in un dialogo silenzioso, e la musica diventa una forma di attenzione, di rispetto, di ascolto reciproco.
In chiusura, come un abbraccio alla notte e alla fine dell’estate, la kermesse “Concerti di una Notte di Mezza Estate” animerà il borgo medievale di Casertavecchia. Una festa delicata, sotto le stelle, per ricordarci che l’arte – quando incontra i luoghi giusti – non ha bisogno di clamore per lasciare il segno.