
Nino Taranto al Trianon

Forcella, Napoli – C’è una Napoli che non dimentica, che custodisce le sue radici come un bene prezioso, e che sceglie il teatro per raccontarsi e ritrovarsi. È la Napoli del Trianon-Viviani, che da oggi si fa casa della memoria per Nino Taranto, straordinario interprete della scena partenopea, nato tra i vicoli di Forcella e diventato leggenda del palcoscenico.
Con la conferenza stampa di stasera prende ufficialmente il via un articolato percorso di eventi, mostre e spettacoli che il teatro della Canzone napoletana dedica al “Commendatore del Teatro”, in un crescendo di emozioni tra testimonianze, immagini, musica e parole.
Un viaggio nel cuore di un artista e di una città
Ad aprire il programma è stata l’inaugurazione della mostra iconografica “Nino Taranto. Nato a Forcella, professione attore”, curata dal critico Giulio Baffi, che ha saputo unire rigore e poesia in un’esposizione intima e toccante. Foto, locandine, oggetti di scena e cimeli provenienti dall’archivio di famiglia raccontano la carriera di Taranto come un lungo, appassionato dialogo con il pubblico.
Sabato 19 aprile alle ore 21, sarà invece il momento del recital “C’era una volta Nino Taranto… L’uomo, la storia, la leggenda”, ideato e interpretato da Alessia Moio, con la consulenza storica di Giuseppe Giorgio. Un omaggio che va oltre il semplice ricordo, per restituire l’uomo dietro l’attore, con le sue fragilità e il suo immenso amore per la scena.
A completare il quadro, giovedì 24 aprile alle 18, la presentazione del volume “Nino Taranto. Una vita per Napoli”, edito da Homo Scrivens e curato da Diego Nuzzo. Un’occasione per approfondire la figura dell’attore attraverso la parola scritta, arricchita dalle voci di Marisa Laurito, Tommaso Bianco e ancora Giuseppe Giorgio, accompagnati al piano da Bruno Troisi.

Non una celebrazione, ma un ritorno
“Non celebriamo un mito, ma riportiamo in vita una voce, una presenza, una stagione intera della nostra cultura”, ha dichiarato Laurito durante la conferenza. “Il Trianon è il teatro della città e Nino Taranto è stato uno dei suoi figli più autentici. Era giusto, era necessario questo omaggio.”
Una Napoli che ricorda è una Napoli che si ritrova. E il Trianon-Viviani, con questo progetto, non solo rende omaggio a uno dei suoi grandi maestri, ma invita anche le nuove generazioni a scoprire un’eredità fatta di talento, passione e appartenenza. Un’eredità che continua a vivere, ogni sera, sul palcoscenico.
Mario Conforto