
Leone Magiera a Ferrara

Quasi 200 giovani talenti provenienti da tutto il mondo stanno partecipando, in più giorni, alle audizioni al Teatro Comunale Abbado di Ferrara per le nuove produzioni liriche de La Cenerentola e Il Barbiere di Siviglia.
Vogliono mettere in luce il loro talento davanti alla commissione presieduta dal Maestro Leone Magiera, intervistato durante una pausa del terzo giorno di audizioni. Pianista e direttore d’orchestra di fama internazionale, grande didatta, noto per aver formato tanti talenti tra cui Luciano Pavarotti e Mirella Freni, Magiera è anche presidente onorario del Teatro Comunale di Ferrara
Maestro, come stanno andando queste audizioni? Molto bene. Abbiamo 200 giovani da ascoltare e siamo arrivati a 150. C’è stata una fortissima partecipazione, perché i giovani oggi si trovano un po’ dimenticati dai teatri. Ferrara è uno dei pochi teatri italiani che fa audizioni di questo genere e le fa da diversi anni.
Cosa ci può dire dei talenti che ha ascoltato? Trovare cantanti superlativi non è facile, ma quattro o cinque credo di averli già identificati e sarebbe già molto, perché i cantanti importanti si trovano molto raramente.
Lei ha sempre avuto una missione nel riportare i giovani sui palchi della lirica…Sì, l’ho sempre fatto. Ho insegnato in conservatorio e ho sempre preferito i giovani valorosi, sulla scia di grandi cantanti come Pavarotti e Freni, che sono stati miei allievi. È un po’ una vocazione, uno dei miei impegni preferiti, trovare giovani cantanti.
I giovani sono riconoscenti? Generalmente sì, molti cantanti mi sono rimasti legati anche da amicizie.
Crede che il futuro della musica e della lirica passi da loro? Sì, non è mai scontato trovare tanti giovani che si impegnino in questa carriera ma io ci credo profondamente.
Le audizioni proseguiranno il 28 aprile prossimo, quarto e ultimo giorno. Il Maestro curerà personalmente la preparazione dei giovani artisti che debutteranno nelle produzioni delle due opere di Rossini in programma per il 2026 e il 2027, coprodotte dal Teatro Comunale di Ferrara e dal Teatro del Giglio di Lucca.
Leone Magiera, modenese di origine, il prossimo 26 giugno compirà 91 anni. E’ pianista, direttore d’orchestra, insegnante di canto. Si è esibito in tutti i più importanti palcoscenici del mondo: Teatro alla Scala, Maggio Musicale Fiorentino, Festival di Salisburgo, Musikverein di Vienna, Opera di Parigi, Metropolitan di New York, con raffinati programmi cameristici e operistici. Ha collaborato con i più insigni direttori della scena musicale internazionale: Otto Klemperer, Carlo Maria Giulini, Claudio Abbado, Zubin Mehta, Carlos Kleiber, Georg Solti. Particolarmente stretta è stata anche la collaborazione artistica con Herbert von Karajan in numerose produzioni operistiche e nella realizzazione di corsi per cantanti lirici al Festival di Salisburgo.
Nel 2022 ha fondato L’Associazione Leone Magiera con la finalità di promuovere giovani talenti in ambito musicale, di far proseguire la tradizione della musica classica e del canto lirico italiano e del sostegno alle arti arti visive, performative e multimediali. E’ Ambasciatore dei Diritti Umani per meriti artistici dell’Economic Social Council, organo amministrativo delle Nazioni unite e nella sua carriera artistica vanta, fra gli altri riconoscimenti prestigiosi, il Premio “Ragno d’Oro” 1990 dell’Unicef.