
Kibaka Film Festival, la rassegna dedicata al cinema africano e afroeuropeo, giunta alla sua nona edizione, si è conclusa ieri, con due giorni di ricco programma, ad ingresso gratuito, al MAD – Murate Art District, offrendo agli appassionati di cinema e cultura: 9 cortometraggi e 3 lungometraggi, provenienti da 11 Paesi tra Africa ed Europa. Si è voluto raccontare, non solo l’Africa come continente, ma esplorare anche le molteplici espressioni afrodiscendenti nel mondo contemporaneo. Firenze, con questa edizione, si conferma come uno dei centri più attivi per il cinema afroeuropeo, offrendo un’importante piattaforma per narrare storie, voci e visioni attraversando confini e culture. Tra gli ospiti anche Silvia Nocentini, produttrice del docufilm DARE: to take the first step, un viaggio tra Italia e Senegal di tre giovani che sperano di costruire, attraverso il settore musicale, una vita più vicina ai loro sogni. Alla proiezione é seguito un dibattito dedicato alla musica afro e all’esperienza del ritorno di molti afroitaliani. Tra i cortometraggi in programma si distinguono Appreciation di Tomisin Adepeju, vincitore del festival Afrobrix di Brescia, prodotto in Inghilterra, e Prima and Lebsi di Welket Bungué, girato nella periferia di Lisbona da un regista di origini guineensi, attore, sceneggiatore e regista emergente visto anche negli ultimi film di David Cronenberg. Mentre i lungometraggi protagonisti di questa edizione sono stati: La Gravité di Cédric Ido (Francia, 2022), sullo sfondo di una periferia parigina esce un’imprevedibile risvolto astronomico fantascientirfico; Mami Wata di C.J. “Fiery” Obasi (Nigeria, Francia, Gran Bretagna, 2023), genere drammatico ambienatato in un villaggio sulle coste delle coste dell’Africa subshariana dove si venera una dea-sirena. Le Fardeau di Elvis Ngaibino Sabin (Repubblica Centrafricana, 2023), presentato in prima visione nazionale, documentario dedicato alla difficile vita di una famiglia della repubblica centrafricana tra magri raccolti e l’attivismo nella chiesa che convivono con la malattia l’HIV.
Il Festival Kibaka Florence African Festival è organizzato in collaborazione con Associazione Angolana Njinga Mbande, Afrobrix, Associazione Progetto Arcobaleno, MUS.E e MAD – Murate Art District e ELIMU African Summer School. Fondamentale il supporto di Valentina Gensini, direttrice del MAD e di Fabrizio Colombo, direttore artistico del festival, e di Afrobrix, insieme allo staff composto da Tiziana Chiappelli, Sabrina Mangani, Erika Bernacchi, Laura Tabegna, Jose Augusto, Filomena Aricajane e Nilsia de Sousa.
Elena Maria Petrini