Sara Nobili è la responsabile del Rischio vulcani, la squadra di pronto intervento della Protezione civile. In passato Sara ha fronteggiato ‘Iddu’, il vulcano della sua terra di provenienza che ha causato la morte di suo padre quando era bambina. Una svolta importante nella sua carriera arriva quando viene informata dai suoi superiori di essere in lizza per il ruolo di capo delle emergenze. L’altro candidato è Renato Lussu, uno stimato medico e ricercatore, ma soprattutto il nuovo grande amore di Sara che si è tuffata in questa relazione dopo la fine del matrimonio con Massimo, il padre di sua figlia Marina, una adolescente dallo spirito ribelle e in forte conflitto con i genitori per via della separazione. In un primo momento Marina non accetta la storia tra la madre e Renato. La ragazza cambia idea quando scopre che il medico ha una spiccata sensibilità ambientalista. Del gruppo operativo di Sara fanno parte Egidio, un biologo rimasto paraplegico a seguito di un incidente, lo stagista Federico, neolaureato in fisica quantistica, Victor, responsabile delle associazioni di volontariato, e Ginevra, la giovane responsabile della comunicazione. Nel suo nuovo incarico Sara dovrà mettere a frutto competenze e umanità per risolvere le emergenze e fare squadra in un team in cui ognuno ha segreti nascosti da affrontare e risolvere. Da questa sera andrà in onda su Rai 1 Sempre al tuo fianco, la nuova serie tv con protagonista Ambra Angiolini. La storia racconta il lavoro della Protezione Civile, un’organizzazione fondamentale nelle situazioni di emergenza. Nel cast della fiction (con le sceneggiature firmate da Pietro Calderoni, Valter Lupo e Sofia Bruschetta) troviamo anche Andrea Bosca, Fortunato Cerlino, Peppino Mazzotta, Gaia Messerklinger, Tecla Insolia, Luigi Fedele, Alessandro Tedeschi e Thomas Trabacchi, è prodotta da Matteo Levi per 11 Marzo Film ed è diretta da Marco Pontecorvo e Gianluca Mazzella. «La proposta di fare una serie sulla Protezione Civile mi è arrivata verso la fine delle riprese della miniserie su Alfredino Rampi -, ha spiegato il regista Marco Pontecorvo -. Com’è noto da quella tragica vicenda nacque proprio questo importante Dipartimento; perciò, mi è parso la naturale prosecuzione di un percorso, la maniera di entrare a fondo e raccontare da dentro chi sono, come funziona la loro capillare organizzazione e la loro importante funzione che in molti definirebbero di angeli custodi».