EMMA BENINI ne “La ricetta della felicità”
Dal 25 settembre in prima serata su Rai 1 per quattro serate è arrivata “La ricetta della felicità” di Giacomo Campiotti, la serie televisiva girata la scorsa primavera sulla riviera romagnola. Racconta la storia della milanese Marta Rampini; dalla vita sembra avere avuto tutto: salute, benessere e soprattutto una famiglia meravigliosa formata dal marito Enrico, broker finanziario di successo e compagno amorevole, e dalla figlia Greta, giovane, bella, piena di energia. Un giorno però, improvvisamente, tutto crolla. Suo marito scompare nel nulla, ricercato dalla polizia con l’accusa di riciclaggio; amici e conoscenti le voltano le spalle e lei si ritrova completamente al verde insieme alla figlia, sconvolta per la scomparsa del padre, e alla suocera Rosa, una simpatica vecchietta con problemi di memoria. Cosa fare? Lasciarsi andare o reagire? Marta sceglie la seconda strada trasformando una possibile tragedia in un’avventura di rinascita, buonumore e speranza. In un cast di tutto rispetto, troviamo anche EMMA BENINI, una giovane ma sempre promettente attrice che i telespettatori stanno conoscendo sempre di più.
Sei tra i protagonisti de “La ricetta della felicità”. Cosa ti ha fatto dire sì? In realtà sono stati la casting director e il regista a dirmi di sì. Posso dire di no a un progetto che non mi entusiasma ma non sono ancora nelle condizioni a dire io di sì, la procedura è ancora un po’ diversa.
Tu sei Asia. Come la descriveresti? 
E’ una tipa molto tosta, come si direbbe dalle mie parti. Ha una forte personalità e molto carattere. Ama le materie scientifiche ed esce molto poco, preferisce studiare. Non ha paura di mostrarsi per quella che è. E’ più matura della sua età.
I suoi sogni e i suoi dolori? Spera di poter arrivare al politecnico di Milano e inseguire la sua passione. Si augura di trovare nuovi ma veri amici e magari anche la persona giusta. La figura paterna è totalmente assente, è nata senza avere la possibilità di conoscerlo, oramai ci ha fatto l’abitudine.
Qual è il suo rapporto con la madre Susanna? Sono due donne abbastanza diverse, anche se entrambe hanno una forte personalità. Si vogliono molto bene, parlano tra loro, si scontrano anche e giocano insieme.
Dividi spesso la scena con Lucia Mascino, com’è stato lavorare con lei?
Bellissimo! E’ un’attrice bravissima, presente, generosa e ho tantissimo da imparare da lei. Mi piace moltissimo anche come persona.
Avete girato in Romagna, la tua terra. Come ti sei sentita? A casa. Sono fiera di essere romagnola e ho sempre pensato che chi lo è abbia un marcia in più. Non era la prima volta. Quando abbiamo girato in zona in maniera del tutto casuale ci siamo ritrovati al Bellettini Hotel a Milano Marittima gestito da mia madre Barbara.
E’ la terza volta che collabori con Campiotti. Cosa significa essere diretti da lui? Stare con chi voglio bene, gli sono molto affezionata. A livello formativo gli devo tantissimo. Non era scontato ritrovarlo.
Sei di Cervia e di strada ne stai cominciando a fare parecchia, perché fare proprio l’attrice? In realtà non so rispondere, so che volevo fare esattamente questo. Mi spaventa essere chiamata attrice. Da piccolina assistevo agli spettacoli del Rumours for children, un gruppo amatoriale teatrale con mio padre. Mi piaceva vederli sul palco e mi sono detto che un giorno avrei voluto esserci anch’io. Devo tutto a Ivano Marescotti, senza di lui non sarei qui.
Cosa significa fare l’attrice? Cosa sogni? Credere in quello che faccio ed essere professionale Mi piacerebbe lavorare con Diritti, Di Stefano, Delpero e molti altri, ho ancora tanto da imparare.
