
Ulderico Lambertucci con il vescovo Dal Cin a Loreto
Al santuario di Loreto nelle Marche lo conoscono in molti. E’ da qui, infatti, che parte quasi sempre per le sue imprese podistiche. Ulderico Lambertucci, classe 1946, da Treia (MC), ha collezionato numerosi percorsi a piedi. L’ultimo si è concluso ieri a Roma dove è arrivato da Loreto via Assisi. “Corro per ringraziare la Madonna che mi dà la salute. Corro e prego per la pace”, risponde Ulderico a chi gli chiede la motivazione del suo impegno.
Nel 2006 ha viaggiato a piedi da Macerata a Pechino, 12mila chilometri, in onore del suo conterraneo, il missionario Matteo Ricci. Lo scorso anno è andato a Lourdes, in zona pirenaica, sempre partendo da Loreto. Ha portato con sé una statua della Vergine Lauretana che ha consegnato al vescovo di Lourdes. Ma Lambertucci è stato pellegrino a piedi anche a Santiago de Compostela, Fatima, Czestochowa e Gerusalemme. Nel 2012 ha percorso la distanza tra San Francisco e New York. Mons. Fabio dal Cin, vescovo di Loreto, lo conosce molto bene perché Ulderico si presenta puntuale al santuario mariano per ricevere la benedizione nel giorno della sua partenza.

Sabato Santo è arrivato a piazza San Pietro con la serenità di sempre. “Nessuna impresa – dice. – Solo un pellegrinaggio nell’anno giubilare pregando per la pace, per i malati e per papa Francesco”. La corsa come momento di purificazione e di preghiera. Partito lunedì scorso, all’inizio della settimana santa, in una giornata piovigginosa, ha percorso 280 km sull’antica via Lauretana, con tappe di 50-60 km al giorno. E’ stato assistito dalla nipote Yada e da numerosi amici che lo hanno seguito con un camper di supporto. Martedì lo ha chiamato al telefono il cardinale Angelo Comastri che lo ha atteso per celebrare messa alla chiesa di sant’Anna in Vaticano.
Viene alla mente la movimentata mattina della Pasqua di Resurrezione raccontata nei Vangeli. Quel giorno tutti correvano. I discepoli Pietro e Giovanni verso il sepolcro, le donne a portare l’annuncio della risurrezione.
Anche Ulderico corre e continua a correre. Quasi ogni giorno si allena dopo il lavoro al cantiere edile. E già sogna di fare il giro dell’Italia nel 2026.