
Si è svolta presso il teatro Politeama Garibaldi di Palermo in concomitanza con la festa del lavoro del Primo Maggio, la cerimonia di consegna delle decorazioni delle “Stelle al Merito del Lavoro” conferite dal Capo dello Stato ai lavoratori benemeriti delle province della Sicilia, quale riconoscimento per l’impegno dimostrato nella propria attività di servizio, dando significativa testimonianza di laboriosità e retta condotta morale. All’evento hanno partecipato le massime autorità civili e militari locali, anche il sindaco della Città Metropolitana di Palermo Roberto Lagalla, l’assessore regionale delle Infrastrutture e della Mobilità Alessandro Aricò, il console regionale della Federazione Maestri del Lavoro, Antonietta Giannilivigni, il presidente del Gruppo Siciliano Cavalieri del Lavoro Agostino Randazzo ed il presidente regionale dell’Associazione Nazionale Lavoratori Anziani Antonino Castello. Il Prefetto di Palermo Massimo Mariani, delegato a rappresentare il Governo, ha rivolto un saluto alle Autorità presenti e agli insigniti evidenziando il valore dell’onorificenza ricevuta, quale riconoscimento di laboriosità e di competenza. Il Prefetto di Palermo Massimo Mariani, delegato a rappresentare il Governo, ha rivolto un saluto alle Autorità presenti e agli insigniti evidenziando il valore dell’onorificenza ricevuta, quale riconoscimento di laboriosità e di competenza. Il valore coesivo del lavoro assume un particolare significato proprio in questi giorni segnati dall’assurda tragedia di Monreale, in cui tre giovani hanno perso la vita a causa di un gesto di inaudita violenza, indice di totale assenza di considerazione per la vita umana e per le regole di convivenza sociale. In chiusura si è passati alla consegna delle onorificenze agli insigniti provenienti da tutte le province della Sicilia.
Ad essere insigniti per la provincia di Messina ben cinque rappresentanti: Salvatore Bombaci, Ordine dei farmacisti della Provincia di Messina, Giuseppe Saffioti, Rete ferroviaria italiana Spa gruppo Ferrovie dello Stato italiane e tre impiegati delle Poste dello Stato, Alfredo Pino, Maria D’Angelo e Antonino Antoci di Mistretta.