SARZANA – Il premio Pulitzer vietnamita Viet Thanh Nguyen, lo scrittore irlandese di fama internazionale Colum McCann, la scrittrice Silvia Avallone e il professore universitario di storia medievale più social e telegenico, lo storico Alessandro Barbero.
Sono solo alcune delle personalità della cultura e del sapere che prenderanno parte alla ventunesima edizione del Festival della Mente, che si svolgerà a Sarzana dal 30 agosto al primo settembre. Si tratta di scrittori, scienziati, filosofi, storici, sportivi, psicoanalisti, antropologi e artisti, le cui riflessioni si intrecceranno con il concetto di gratitudine, filo conduttore dell’edizione 2024 della rassegna curata da Benedetta Marietti.
Sono trenta gli eventi in programma in otto luoghi diversi della città ligure, ai quali si affiancano 23 appuntamenti per bambine e bambini, ragazzi e ragazze.
Tra i tanti interventi che si susseguiranno durante la “tre giorni”, uno dei più attesi è quello di Alessandro Barbero (nella foto), storico in forza per anni all’università del Piemonte Orientale, un intellettuale capace, con la sua simpatia e la sua competenza, di attirare migliaia di persone agli eventi cui prende parte. Barbero, nella sua conferenza di sabato 31agosto, dal titolo “Il delitto Matteotti o dell’ingratitudine” – il cui bis, previsto per domenica primo settembre, sarà trasmesso anche in streaming – approfondisce una delle pagine più drammatiche del Novecento italiano. La tragica vicenda dell’uccisione di Giacomo Matteotti offre uno squarcio scandaloso e farsesco sui retroscena del regime di Mussolini: un intreccio grottesco di minacce e accuse reciproche tra il Duce e i suoi fedeli collaboratori, che la dice lunga sulla statura morale dei protagonisti della “rivoluzione” fascista.
Il premio Pulitzer Viet Thanh Nguyen e la giornalista e scrittrice Francesca Mannocchi, in “Una nuova Gratitudine”, in programma il 31 agosto, affrontano temi fondamentali per comprendere il mondo che ci circonda: l’identità, la memoria, la fine del sogno americano e la forza della letteratura.
Raccontare storie significa colmare un vuoto, trasformare un fardello di dolore e silenzio in una fonte di crescita e speranza. È questo lo spirito che guida i romanzi di Colum McCann, autore irlandese tra i più famosi. I suoi libri riflettono sul grande potere dell’ascolto, sulla capacità di aprirci alla complessità e alla comprensione degli altri. In un mondo sempre più diviso, con un’umanità sempre più ferita, prestare ascolto al prossimo è un atteggiamento oltremodo necessario. McCann ne discute, in “La gratitudine dell’ascolto”, con lo scrittore Alessandro Zaccuri. Appuntamento per domenica primo settembre.
Perché siamo grati alla letteratura? Perché è il luogo migliore per esplorare il male, come spiegherà nella sua conferenza la scrittrice Silvia Avallone. Leggendo un romanzo siamo chiamati a diventare gli altri: coloro che il male lo hanno compiuto o che lo hanno subito. Uno degli insegnamenti più importanti che possiamo trarre dai libri è che ognuno di noi contiene in sé entrambe le possibilità, quella del bene e quella del male, e che ogni persona non è solo la sua colpa o il suo trauma. Non siamo definizioni, ma storie di libertà e cambiamento, sempre più forti del male che ingabbia. Avallone sarà al Festival il 30 agosto.
Il Festival della Mente è promosso dalla Fondazione Carispezia e dal Comune di Sarzana. Per biglietti, luoghi e informazioni in genere è disponibile il sito festivaldellamente.it.