Antonio Presti con Augusto Righi coordinatore dell’evento
Un’opera d’arte, una visione culturale e una rete di comunità: da questi elementi prende forma “Contamina-azioni”, il progetto promosso dall’artista e mecenate Antonio Presti, in collaborazione con lo scrittore Augusto Righi. Il cuore simbolico dell’iniziativa è il Monumento per un Poeta Morto – nota anche come Finestra sul Mare – realizzata da Tano Festa a Villa Margi, piccola frazione marina di Reitano.
Il progetto coinvolge otto comuni della zona tirrenica dei Nebrodi – Santo Stefano di Camastra, Reitano, Villa Margi, Motta d’Affermo, Pettineo, Castel di Lucio, Mistretta e Tusa – e si propone come un movimento di rigenerazione culturale, artistica e sociale sotto il segno della “politica della bellezza”.
«Sono felice di condividere un momento di conoscenza e di sogno insieme a scrittori, artisti e al pubblico – dichiara Antonio Presti –. È proprio in simili occasioni che si rinnova quel nutrimento per l’anima che solo la cultura sa donare.»
“Contamina-azioni” nasce in risposta all’omologazione del pensiero globale e al fenomeno dello spopolamento che affligge molti borghi dell’entroterra siciliano. L’obiettivo è quello di creare una rete di intelligenze e di azioni collettive, capace di contrastare la desertificazione interiore e territoriale attraverso la forza dell’arte, della parola e della condivisione.

«Se la parola è essa stessa fonte di contaminazione per la mescolanza che genera tra pensieri, idee, fantasia – afferma lo scrittore Augusto Righi, coordinatore dell’evento –, altrettanto lo è la strada, che, attraverso l’incrocio di storie differenti e linguaggi apparentemente lontani, arricchisce il tessuto stesso del territorio.»
Il progetto ha già dato vita a laboratori partecipativi e iniziative rivolte ai giovani, veri protagonisti di questo processo: custodi della bellezza, capaci di rigenerare luoghi e relazioni. Non solo cultura, ma anche coesione sociale: a dimostrarlo, la recente migrazione di nuovi abitanti verso Reitano e Villa Margi, attratti da un territorio che si ripensa come spazio vivo e accogliente.
“Contamina-azioni” si impone così come un modello virtuoso di resistenza culturale, che fa della bellezza un valore civile e collettivo.
