Treviso si prepara ad accogliere un evento che unisce memoria storica e linguaggi contemporanei per raccontare la pace in modo nuovo. Dal 13 settembre al 9 novembre 2025, il Museo nazionale Collezione Salce – sede di Santa Margherita ospiterà la mostra “Phantasmagoria Pacis”, un progetto ideato dalla Fondazione Venezia per la Ricerca sulla Pace in collaborazione con il museo. Non una semplice riflessione sull’assenza di conflitto, ma una narrazione che presenta la pace come presenza attiva di costruzione, immaginazione e dialogo.
Il percorso espositivo sarà anticipato da un’installazione urbana di forte impatto: dal 5 settembre 2025, alle 19, la facciata del Palazzo della Prefettura in piazza dei Signori si trasformerà in uno schermo per l’opera digitale generativa dell’artista Damiano Fasso, una proiezione che fonde arte, tecnologia e musica su tema pacifista.
La mostra si articola in più nuclei tematici: dai simboli universali della pace (colomba, gioventù, fede, convivenza) al ruolo della grafica come strumento militante nel Novecento. Un’attenzione particolare è dedicata alle donne come tessitrici di relazioni e costruttrici di coesione. Il cuore dell’esposizione è il dialogo tra passato e presente: oltre 50 manifesti storici della Collezione Salce, in particolare del secondo dopoguerra, che raccontano speranza, ricostruzione e inclusione, dialogano con le opere di artisti contemporanei come Tobia Ravà, Abdallah Khaled e Damiano Fasso, che esplorano il confronto tra culture, lingue e religioni. Tra i lavori in mostra figurano Ere di pace (2002), Messaggero mediterraneo (2004) e CON-FUSIONE (2016), potente metafora delle migrazioni umane e naturali. A dare origine al progetto è stato un oggetto minuto, un francobollo congiunto Italia – Città del Vaticano, emesso per i 25 anni della Fondazione e trasformato in simbolo di un orizzonte più ampio.
«Ospitare questa mostra nel Museo Salce ci permette di svelare come i grandi temi della pace, dell’inclusione e della non-violenza siano stati raccontati per oltre un secolo attraverso la grafica», spiega Elisabetta Pasqualin, direttrice del Museo nazionale Collezione Salce. «L’accostamento tra i nostri manifesti del dopoguerra e le opere digitali contemporanee crea una fantasmagoria visiva che dimostra quanto la costruzione della pace sia un’urgenza estetica ed etica, ieri come oggi».
Per Antonio Silvio Calò, presidente della Fondazione Venezia per la Ricerca sulla Pace, la mostra nasce da un dettaglio apparentemente minimo: «Questa mostra nasce da un piccolo oggetto: un francobollo. Ma come spesso accade, sono i segni più minuti a custodire le visioni più grandi. Non si parte da ciò che distrugge, ma da ciò che può costruire. È proprio questa inversione di sguardo il cuore dell’esposizione: la scelta di mettere in luce il potenziale costruttivo della pace, anziché celebrarne solo l’assenza di conflitti».
Un invito che si rivolge anche alla comunità trevigiana, come ricorda Maria Teresa De Gregorio, assessore alla cultura del Comune di Treviso: «Accogliere Phantasmagoria Pacis al Museo nazionale Collezione Salce significa aprire le porte della nostra città a un tema che oggi più che mai, anche a causa dei conflitti che segnano questo periodo storico, ci interpella tutti: la pace come responsabilità condivisa. Questa mostra dimostra come l’arte, dalla forza evocativa dei manifesti storici alle opere digitali contemporanee, possa diventare uno strumento concreto di riflessione per Treviso e per l’intera collettività».
Phantasmagoria Pacis non è solo una mostra, ma una chiamata a rimettere la pace al centro del dibattito pubblico. Un progetto che trasforma l’arte in strumento di resistenza e proposta, capace di aprire scenari di riflessione e speranza. L’iniziativa è accompagnata da un catalogo-agenda perpetua edito da Antiga Edizioni e realizzata con il patrocinio di Regione Veneto, Provincia e Comune di Treviso, Rai Veneto, con il contributo di Polyglass Mapei Group. Treviso e il Museo Salce si candidano così a diventare un nuovo punto di riferimento per la cultura della pace, in Italia e oltre i confini nazionali.
Inaugurazione: sabato 13 settembre 2025, ore 11:30
Orari di apertura: dal venerdì alla domenica 10:00 – 18:00 (ultimo ingresso 17:30)
