Nella foto da sx: Leone Filosto, Francesco Cascio, Maurizio La Blasca, Gianfranco Mancuso, Sergio Filosto
All’Ospedale La Maddalena di Palermo si è celebrato un traguardo importante: la 100ª seduta di immunoterapia di Maurizio La Blasca, paziente che dal 2018 affronta con coraggio un tumore al polmone.
La sua storia inizia sette anni fa, quando un dolore toracico lo porta al pronto soccorso dell’Ospedale Buccheri La Ferla. Dopo gli accertamenti arriva la diagnosi: carcinoma polmonare al quarto stadio. Nel 2018 comincia la prima chemioterapia, un percorso complesso segnato da difficoltà ed effetti collaterali, ma mai dalla resa. “Sono sempre stato positivo e ottimista. Anche quando avevo paura, ho scelto di vivere”, racconta.
Il 2020 segna la svolta con l’avvio dell’immunoterapia, un trattamento che gli ha permesso non solo di proseguire la lotta contro la malattia, ma anche di mantenere una qualità di vita elevata. “Il mio stile di vita non è cambiato. Non riesco a stare chiuso in casa: vado al mare, in barca, ho bisogno di uscire e continuare la stessa vita che facevo prima della diagnosi”.

Oggi, con 100 sedute alle spalle, La Blasca rappresenta un simbolo di speranza e resilienza. Sempre con il sorriso, ha saputo incoraggiare altri pazienti, affrontando il percorso di cura con la costante presenza della compagna Sara, che presto diventerà sua moglie. “Non mi ha mai lasciato solo – dice – ha condiviso con me paure e difficoltà, senza mai smettere di lottare”.
In questa occasione, Maurizio ha voluto ringraziare quanti lo hanno sostenuto: la famiglia Filosto, il direttore sanitario Francesco Cascio, tutto il personale del Dipartimento Oncologico con un pensiero speciale all’oncologo Gianfranco Mancuso, gli operatori e i medici del settimo piano, il reparto di Radioterapia, oltre a Gesù, guida spirituale che considera fondamentale in ogni fase della malattia. “Alla Maddalena mi sento a casa – conclude – qui ho trovato una famiglia”.
Un ringraziamento speciale anche agli amici che non hanno mai smesso di credere in lui, accompagnandolo con affetto in un cammino che oggi celebra una tappa significativa.
