Vedi Napoli sacra e misteriosa e poi torni. Napoli il viaggio verso il Natale 2025

Di Mario Conforto
Un itinerario dell’anima, un abbraccio tra arte, fede e bellezza che si rinnova nel cuore della città più antica e inquieta del Mediterraneo. È questo lo spirito di “Vedi Napoli sacra e misteriosa e poi torni”, la grande rassegna natalizia che, dal 4 novembre 2025 all’8 gennaio 2026, trasforma il capoluogo partenopeo in un palcoscenico di spiritualità, musica e memoria collettiva. Promossa dall’Assessorato al Turismo e alle Attività produttive del Comune di Napoli, con il sostegno della Regione Campania nell’ambito dell’Accordo per la Coesione, l’iniziativa si propone come un vero e proprio viaggio nella Napoli più intima, quella che unisce il visibile e l’invisibile, la storia e la leggenda.
Il programma, articolato in quattro sezioni, invita cittadini e visitatori a scoprire un mosaico di esperienze capaci di intrecciare cultura, fede e arte. Con I Misteri di Napoli, curati dalla fondazione Il Canto di Virgilio, otto itinerari e trentadue visite guidate accompagneranno il pubblico tra chiese, conventi e palazzi del centro storico e dei quartieri periferici — da Fuorigrotta a San Giovanni a Teduccio — rivelando simboli, culti e racconti che hanno nutrito per secoli l’immaginario partenopeo.
A fare da contrappunto sonoro, il Napoli Musica Sacra Festival 2025, ideato dal Maestro Luigi Grima, offrirà otto concerti dedicati ai capolavori del repertorio sacro tra Cinque e Seicento, epoche in cui Napoli era una delle capitali musicali d’Europa. La tradizione presepiale rivive invece ne La Natività, realizzata dalle Scuole dei Maestri delle Antiche Arti Artigiane sotto la direzione del Maestro Vincenzo Capuano, che dal 5 dicembre all’8 gennaio animerà piazza Municipio con un’opera scenografica capace di fondere devozione e artigianato. Completa il quadro Natale d’Emozioni, un ciclo di sette spettacoli e concerti che trasformeranno la città in un grande teatro a cielo aperto, dove la musica sarà il filo conduttore tra il popolo e il suo spirito.
La rassegna è stata presentata questa mattina nel Complesso monumentale di Santa Maria La Nova, alla presenza dell’assessora al Turismo del Comune di Napoli, dell’assessore regionale al Turismo, dello scrittore Maurizio De Giovanni, del presidente della fondazione Il Canto di Virgilio, Carlo Maria Faiello, del vicepresidente di L’Altra Napoli, Antonio Roberto Lucidi, e del Maestro Luigi Grima.
«Con Vedi Napoli sacra e misteriosa e poi torni – hanno sottolineato dal Comune di Napoli – vogliamo condurre cittadini e turisti in un percorso che riveli la parte più autentica della città, quella dove il sacro e il mistero si intrecciano con la bellezza e la memoria. Oltre cinquanta appuntamenti diffusi in tutti i quartieri faranno risplendere non solo i luoghi simbolo del nostro patrimonio, ma anche spazi meno noti, da riscoprire e valorizzare».
Un messaggio che trova eco anche nei numeri del turismo: «Napoli cresce come meta internazionale – ha aggiunto l’Amministrazione – grazie a un’offerta che combina cultura, tradizione e accoglienza. Durante il ponte di Ognissanti abbiamo superato il mezzo milione di visitatori: un segnale forte di una città che non solo accoglie, ma che convince e invita a tornare».
Per accompagnare i tanti viaggiatori attesi durante il periodo natalizio, saranno attivi infopoint fissi in piazza del Gesù, via Cesario Console, via Morghen e al Molo Angioino, con l’aggiunta di un punto mobile che, nel weekend, percorrerà i principali luoghi turistici a bordo di una minicar elettrica.
Lo scrittore Maurizio De Giovanni, intervenendo in conferenza, ha ricordato come l’iniziativa «rispecchi le anime identitarie della città: esplorarne i misteri attraverso il teatro significa restituire voce allo spirito di Napoli, nella forma più coerente e viva della sua espressività».
Nel suo intreccio di arte, fede e racconto, la rassegna non si limita a celebrare il Natale, ma ricompone il ritratto di una città che continua a interrogare e a incantare. Perché a Napoli – più che altrove – il sacro non è distanza, ma respiro quotidiano; e il mistero, come la bellezza, è ciò che spinge sempre a tornare.
