
foto Agnese Purgatorio
Quarantadue mostre, dodici sedi espositive diffuse nel cuore della valle del Casentino, in Toscana, oltre cento autori in dialogo e un fitto calendario di incontri, talk, letture portfolio e laboratori: dopo l’esordio dello scorso anno, il Festival della Fotografia Italiana torna in scena con una proposta culturale ancora più articolata e autorevole.
Promossa dalla FIAF – Federazione Italiana Associazioni Fotografiche, la manifestazione si conferma come l’unico appuntamento nazionale interamente dedicato al nostro patrimonio fotografico, perfettamente in linea con la missione che da 75 anni anima la federazione.
La mostra centrale: “Arte e Fotografia. Zero effetti collaterali” – Il cuore pulsante dell’edizione 2025 è al CIFA, il Centro Italiano della Fotografia d’Autore di Bibbiena, in provincia di Arezzo, dove Denis Curti cura “Arte e Fotografia. Zero effetti collaterali”: non una narrazione univoca, ma un corpo a corpo fra linguaggi.
Un progetto espositivo ambizioso, che affronta una delle questioni più attuali del panorama visivo contemporaneo: cosa accade quando l’arte incontra la fotografia? Dove finisce il documento e dove inizia l’atto creativo?
Cinquanta autori – storici e contemporanei – mostrano come il medium fotografico possa farsi materia concettuale, poesia visiva, gesto politico. Alcuni provengono dal mondo dell’arte e usano la fotografia per esprimere visioni personali, intime, politiche. Altri, fotografi di formazione, si sono allontanati dalla narrazione classica per cercare forme più concettuali, evocative, aperte.
Accanto alla mostra centrale, il Festival amplia lo sguardo sul tema di quest’anno, “Il potere dell’immaginazione”, con una sezione corale composta da una serie di mostre personali firmate da alcuni tra i più interessanti protagonisti della fotografia contemporanea.
Guia Besana, Ivano Bolondi, Luigi Erba, Maurizio Galimberti, Roberto Kusterle, Renato Marbor (sua la foto a inizio testo), Antonella Monzoni, Paolo Ventura, Paolo Verzone e Raoul Iacometti sono gli autori chiamati a reinventare il reale attraverso percorsi narrativi e sperimentazioni formali, offrendo prospettive complementari su come l’immaginazione si traduce in immagine.
Questa visione prende appunto forma a Bibbiena, città in provincia di Arezzo e sede del Centro Italiano della Fotografia d’Autore (CIFA) e della Galleria Permanente a Cielo Aperto: un museo open-air unico in Italia, che integra la fotografia nel paesaggio urbano e nella vita quotidiana.
A partire da Bibbiena, il Festival si estende ai comuni di Poppi e di Pratovecchio Stia, attraverso una rete di sedi espositive diffuse e iniziative nei luoghi pubblici.
Tutti gli appuntamenti del Festival sono a ingresso gratuito. Per ulteriori dettagli: https://www.festivalfotografiaitaliana.it/
FIAF – Fondata nel 1948 a Torino, la FIAF è un’associazione senza fini di lucro, attenta da sempre alle tendenze e alle istanze culturali della fotografia italiana, che si prefigge lo scopo di divulgare e sostenere la fotografia su tutto il territorio nazionale. In oltre settantacinque anni di storia la FIAF non ha cambiato il suo originale intento e oggi annovera circa cinquemila associati e cinquecento circoli affiliati, per un totale di oltre 40.000 persone coinvolte nelle attività.