
Terme Il Tettuccio a Montecatini Terme (Festival Champagne Montecatini 2025)

Anche per quest’anno si è conclusa, con grande affluenza, la 7^ edizione del Festival dello Champagne al Tettuccio di Montecatini Terme, in provincia di Pistoia, un evento dedicato agli amanti delle bollicine d’oltralpe.
Fino alle ore 20 del 5 maggio sarà possibile partecipare all’asta di beneficenza in favore della Croce Rossa Italiana e degl’Angeli del Bello, con le bottiglie Magnum dipinte a mano dall’artista Stéphane Daverdon per l’occasione, e donate dai vigneron partecipanti.
Il 26 e 27 aprile scorso si é conclusa la due giorni con 50 cuvée in degustazione, provenienti da piccoli produttori artigianali, per scoprire Champagne unici e non disponibili per il mercato italiano. Il programma di questo viaggio sensoriale è stato arricchito da Masterclass, dimostrazioni dal vivo della fase del dégorgement ed esibizioni di musica e danza organizzate dall’Associazione Champagne per tutti, presieduta da Plinio Parenti, che ha dichiarato la sua soddisfazione per i risultati raggiunti anche in questa edizione; e ringrazia il vicepresidente Mirkco Boschi e il Tesoriere Alessandro Benedetti per il lavoro svolto che ha consentito il raggiungimento di questi ottimi risultati anche per quest’anno.

Il presidente Parenti ringrazia anche per la sinergia dimostrata sia dal Consulat Général de France e l’Institute Francais di Firenze, oltre alla Federazione dei vignerons indipendenti dello Champagne, con cui è stato possibile stipulare un accordo triennale.
Molti i Vigneron presenti al Festival con cui é stato possibile capire le tecniche di produzione e commercializzazione di questo vino, descritte anche nella carta dei vignaioli indipendenti dello Champagne.
Le Masteclass sono state guidate, come nelle precedenti edizioni, dall’Associazione Italiana Sommelier, e nei banchi d’assaggio i Sommeliers sono stati affiancati dagli studenti dell’Istituto Alberghiero Ferdinando Martini di Pistoia, per garantire un servizio migliore e per trasmettere informazioni sulla qualità del prodotto.

E’ stato possibile assaggiare, non solo vini prodotti dai tre classici vitigni, ovvero Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Meunier, che coprono il 97% del vigneto, ma anche dagli altri quattro, che rappresentano solo il 3%, e tutti autorizzati per l’AOC Champagne, come: Arbane, Petit Mestier, Pinot Blanc e Pinot Gris.
In Champagne questo vino viene prodotto con una delicata pressatura che separa il mosto chiaro dalle bucce, visto che il colore proviene proprio da quest’ultime. Ottenendo così un mosto incolore, perfetto per la produzione dello Champagne bianco; seguendo scrupolosamente l’equilibrio tra la maturità fisiologica, dove si ha concentrazione di zuccheri e polifenoli (bucce e vinaccioli), e la maturità tecnologica che conferisce un equilibrio ideale tra zuccheri e acidità per la presa di spuma.

Infatti, in champagne, la vendemmia avviene alla maturità tecnologica garantendo, così, freschezza ed eleganza al vino. Viene combinato l’uso di lieviti indigeni e selezionati per ottenere vini precisi e raffinati, con fermentazione spontanea, finezza delle bollicine e complessità aromatica, mantenendo l’autenticità del terroir.
La novità nell’assaggio di questa edizione? lo champagne in purezza da uve del vitigno Pinot Blanc, con note all’olfatto di pera e mandorla.