
Le quattro ricercatrici lucane

Si sono conosciute tra i banchi dell’università, hanno condiviso sogni e sacrifici, vissuto esperienze di ricerca in giro per l’Europa. Poi, una scelta controcorrente: tornare a casa, in Basilicata, per costruire qualcosa di grande.
Oggi, Antonella Caivano, Luciana De Luca, Daniela Lamorte e Ilaria Laurenzana sono protagoniste di una scoperta che potrebbe cambiare il futuro della lotta contro il cancro. Dal Laboratorio di Analisi dell’IRCCS CROB di Rionero in Vulture in provincia di Potenza, dove lavorano come dirigenti biologhe e ricercatrici sanitarie, hanno messo a punto un nuovo metodo non invasivo per la diagnosi e il monitoraggio dei tumori attraverso la biopsia liquida.
Un progetto nato da anni di studio e passione, che oggi si è concretizzato in un brevetto innovativo. Al centro della loro ricerca ci sono le vescicole extracellulari, microscopiche particelle presenti nel sangue periferico, che si comportano come veri e propri “messaggeri” biologici. Analizzandole, le ricercatrici sono riuscite a dimostrare che nei pazienti malati di leucemie o di tumore al polmone le vescicole sono più numerose, hanno dimensioni maggiore rispetto a quelle dei soggetti sani, presentano caratteristiche diverse a livello di proteine e acidi nucleici.
«Abbiamo sempre creduto che anche da una piccola realtà si potesse fare ricerca di altissimo livello», raccontano. E in effetti, la loro è una scommessa vinta: un risultato che colloca l’IRCCS CROB tra i centri italiani più innovativi nel campo della biopsia liquida, considerata la nuova frontiera della diagnostica oncologica.
La loro storia è anche la storia di una generazione che non si è arresa alla fuga dei cervelli. Dopo periodi di formazione in prestigiosi centri internazionali, Antonella, Luciana, Daniela e Ilaria hanno scelto di tornare. E di mettere il proprio talento al servizio della loro terra.
Una scelta coraggiosa, fatta di amore per la ricerca, ma anche di radici profonde. “Perché combattere i tumori – dicono – è anche un modo per ridare speranza a casa nostra.”