Agorà Design 2025: a Martano (LE) dal 2 al 5 ottobre
Agorà Design 2025: a Martano (LE) il design incontra la necessità. La manifestazione biennale torna dal 2 al 5 ottobre con un programma che intreccia riflessione teorica, formazione e sperimentazione attorno al tema del “progetto necessario”
Esiste ancora, nel panorama contemporaneo del design e dell’architettura, uno spazio per riflettere sulla necessità? Non quella dettata dal mercato o dalle mode passeggere, ma quella più profonda, che lega il progetto alla vita, alle comunità, ai bisogni reali di una società in trasformazione. È questa la domanda che attraversa la nuova edizione di Agorà Design, la manifestazione biennale che dal 2 al 5 ottobre trasforma Martano, nel cuore del Salento, in un crocevia di idee, incontri e visioni sul futuro della cultura progettuale.

Sostenuta dal main sponsor Sprech e organizzata dalla cooperativa Radio Salentina, Agorà Design si conferma come uno degli appuntamenti più significativi nel Sud Italia per chi si occupa di design, architettura e innovazione. Non un semplice festival, ma un’esperienza culturale stratificata che intreccia talk, lectio magistralis, workshop, mostre e momenti di formazione, coinvolgendo professionisti affermati, giovani progettisti, studenti e cittadinanza.
Less, but better: il progetto come risposta
Il tema scelto per questa edizione – “Il progetto necessario” – si ispira alla celebre filosofia di Dieter Rams, “Less, but better”, e chiama in causa oltre 150 professionisti tra designer e architetti che hanno presentato proposte per le sezioni Living e Garden del contest. I progetti finalisti, in mostra presso il Palazzo Baronale dal 2 al 5 ottobre, esplorano il delicato equilibrio tra necessità contemporanee e principi senza tempo: semplicità, funzionalità, durabilità, armonia con il contesto. Non esercizi di stile, dunque, ma risposte concrete a interrogativi urgenti sulla qualità della vita e sul ruolo del design nella società.
L’inaugurazione di giovedì 2 ottobre, alle ore 19:00 presso la sala convegni comunale Karol Wojtyla, vedrà la partecipazione di Lucia Rescio (general manager di Sprech), Fabio Tarantino (sindaco di Martano), Franco De Lorenzis (presidente dell’Ordine degli Architetti di Lecce), Guido Santilio (presidente ADI Puglia e Basilicata) e Francesco Zurlo (docente del Politecnico di Milano e fondatore di Poli.Design), tra gli altri ospiti. Subito dopo, nell’attiguo Palazzo Baronale, l’apertura della mostra segnerà l’inizio di un percorso espositivo accessibile fino a domenica.
Formazione, dialogo, nuove generazioni

Se il design contemporaneo vuole mantenersi necessario, deve continuare a interrogarsi sul proprio ruolo formativo. Venerdì 3 ottobre sarà interamente dedicato al dialogo tra scuola, università e impresa. La mattinata si apre con Design Pills, occasione per le studentesse e gli studenti delle Accademie di Belle Arti di Lecce e Foggia di presentare i propri progetti di laurea, seguita dalla ricerca Ombra Design Beach del Politecnico di Bari in collaborazione con Sprech. Un talk successivo rifletterà proprio su come università e imprese possano collaborare nella produzione di progetti realmente utili, con la partecipazione di Vincenzo Cristallo e Francesco Zurlo.
Il pomeriggio si sdoppia: da un lato i laboratori – Per fare il bosco per i bambini e Creare è ri-conoscerci, workshop sensoriale con l’argilla per gli adulti – dall’altro le visite guidate tra i luoghi simbolo di Martano, per scoprire come l’idea di progetto abbia attraversato i secoli nel tessuto urbano salentino. Alle 17:00 il talk “Editoria come architettura” indagherà come collane, riviste e progetti editoriali possano essere intesi come spazi culturali capaci di generare comunità, con interventi di Mauro Bubbico, Stefano Cipolla, Anna Frabotta, Tommaso Bovo, Patrizia Catalano e Chiara Pascali. La giornata si chiude alle 19:15 con Giulio Iacchetti, uno dei nomi più riconosciuti del design italiano, che porterà la sua esperienza e il suo sguardo sul futuro della disciplina.
Magistri e maestri del progetto contemporaneo
Sabato 4 ottobre rappresenta il momento di massima densità teorica della manifestazione. Dopo l’avvio del workshop How to make a magazine, pensato per chi sogna di avviare una rivista indipendente, alle 10:45 sale in cattedra Luca Molinari, critico e curatore tra i più autorevoli del panorama italiano, con la lectio Stanze – Dove la vita è accolta. A seguire, AMDL Circle, lo studio multidisciplinare fondato da Michele De Lucchi, racconterà – attraverso i senior architect Federica Cevasco e Giacomo Nava – come la “variabile del progettista” dia senso al costruire, trasformando la tecnica in cultura.

(Foto Paolo Pizzetti)
Il pomeriggio si apre alle 16:30 con un dialogo d’eccezione tra Giovanna Castiglioni e Francesco Faccin sul passaggio “dalla funzione all’emozione” nel design, un tema che tocca il cuore stesso della disciplina. In contemporanea proseguono i laboratori: Spazio comune (a cura di studio òbelo) dedicato al sistema di identità visiva del festival, e Giochi di terra (Viviana Casaluci) per i più piccoli. Alle 17:15 la riflessione si sposta sull’architettura con Spazi di necessità, confronto sull’architettura come risposta alle emergenze del nostro tempo, con Alessio Battistella, Luca Bonifacio, Luigi Prestinenza Puglisi, Arturo Vittori e Salvatore Rescio.
Alle 18:00 torna Giovanna Castiglioni con il laboratorio Il design è un gioco serio, invitando i partecipanti a ripensare gli oggetti anonimi di uso quotidiano secondo la lezione di Achille Castiglioni. La giornata si chiude alle 18:45 con Spazi neutrali: necessari e non sufficienti, talk dedicato all’inclusività nello spazio costruito, con Antonio Capestro, Viola Dressino, Luisella Guerrieri, G. Pino Scaglione e Francesco Zurlo.
Domenica 5 ottobre è il momento delle premiazioni: al mattino (ore 11:00) il contest Agorà Design 2025, nel pomeriggio (ore 17:00) il riconoscimento ai progetti di Agorà Design Kids 2025, confermando la vocazione del festival a intrecciare professionalità e nuove generazioni.
Agorà Design Off: ampliare lo sguardo

(Foto Antonio Leo)
Novità di questa edizione è Agorà Design Off, ospitata nel rinnovato Palazzo Ducale. Una sezione promossa da Sprech che amplia l’offerta culturale del festival aprendo a linguaggi espressivi differenti, tutti accomunati dall’idea del design e dell’architettura come strumenti per leggere i bisogni collettivi. Tra i progetti in mostra: gli elaborati degli studenti dell’Istituto Comprensivo locale, la Warka Tower di Arturo Vittori (torre in bambù che raccoglie acqua dall’aria per comunità prive di risorse idriche), Oggettario di r+s Studio, Lo Spazio Morale a cura di CNAPPC, Anatomie del visibile di Alice Caracciolo, la mostra Shelter dedicata all’evoluzione dei rifugi tra crisi umanitarie e disuguaglianze globali, e Kora_Extended di Ramdom con Studio Zero.
Le serate si animano nel giardino del Palazzo Ducale con proiezioni in collaborazione con Passo Uno: il documentario Rams di Gary Hustwit (venerdì), Ask the sand di Vittorio Buongiorno (sabato) e Pino di Walter Fasano dedicato a Pino Pascali (domenica). Venerdì e sabato, dalle 20:30 alle 22:30, musica dal vivo e momenti conviviali completano l’esperienza.
Dal 2017, quando Sprech ha preso in carico l’organizzazione inserendo Agorà Design tra i progetti di Responsabilità Sociale d’Impresa, la manifestazione ha ospitato nomi come Stefano Boeri, Benedetta Tagliabue, Walter Mariotti, Roberto Palomba, Riccardo Falcinelli. Un percorso che ha costruito, edizione dopo edizione, un punto di riferimento per la cultura progettuale nel Meridione, dimostrando che anche un piccolo centro come Martano può diventare, per quattro giorni, un’autentica agorà del pensiero contemporaneo.
Programma – www.agoradesign.it/programma
Ospiti – www.agoradesign.it/ospiti-2025/
