
Fiaccolata per Sara
“Una mobilitazione generale contro ogni forma di violenza, un sì alla vita ed un no al male”: in questa prospettiva edificante, in un netto richiamo alla partecipazione della collettività, tra memoria e impegno, continuano nel territorio siciliano le iniziative in ricordo della giovane Sara Campanella e, con lei, delle vittime di femminicidio.
Una fiaccolata per ricordare Sara si svolgerà a Palermo, a Portella di Mare, frazione di Misilmeri, martedì prossimo 29 aprile: si partirà alle ore 21,00 da Via Nazionale all’altezza del civico 1 (lato Villabate), per poi procedere salendo da via Nazionale, si sosterà davanti la casa di Sara e della sua famiglia, per concludere davanti alla chiesa della Beata Vergine del Carmelo, a Portella di Mare.
Saranno stesi dei lenzuoli con scritte significative ai balconi delle case, lungo il tragitto.
Mercoledì 30 Aprile in occasione del Trigesimo, sempre nella chiesa parrocchiale Beata Vergine del Carmelo, a Portella di Mare, sarà celebrata alle ore 19,00 la S. Messa.
Anche a Noto, giorno 30 aprile un corteo di 𝗨𝗢𝗠𝗜𝗡𝗜 del comitato #noncisonoscuse partirà da Largo Porta Reale e simultaneamente un corteo di 𝗗𝗢𝗡𝗡𝗘 si muoverà da Piazza XVI Maggio, per incontrarsi ed unirsi simbolicamente in Piazza Municipio, luogo che esprime il senso di comunità della città.
L’idea del comitato #𝗻𝗼𝗻𝗰𝗶𝘀𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝘂𝘀𝗲, come rende noto su Facebook la prof.ssa Serena Cosentino che organizza l’evento, è quella di mettere in moto un processo di consapevolezza, di coscienza e di impegno, per avviare un cambiamento culturale profondo e duraturo all’insegna della prevenzione.L’idea del comitato #𝗻𝗼𝗻𝗰𝗶𝘀𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝘂𝘀𝗲 parte dall’assunzione di responsabilità che qualcosa vada fatto e dalla considerazione che anche l’uomo deve esserci in questa grande sfida, assumendosi l’impegno dell’azione. La piazza oggi deve ritornare a essere foriera di parole, di contenuti, di progettualità.

Nei giorni scorsi, precisamente il 13 aprile 2025, una panchina rossa dedicata a Sara Campanella, a Laura Papadia, e tutte le donne vittime di violenza è stata benedetta da don Natale Fiorentino, reggente del Santuario di Santa Rosalia sul Monte Pellegrino, promontorio che sovrasta la città di Palermo e meta di Speranza per la presenza del Santuario della patrona di Palermo, di cui è stato celebrato lo scorso anno il Giubileo per i 400 anni del ritrovamento delle ossa e il miracolo della liberazione della città dalla peste.
La panchina è stata realizzata dalle studentesse e dagli studenti dell’Istituto di formazione professionale ENDOFAP “Don Orione” di Palermo, sotto la guida del professore Vincenzo Di Caro.
All’inaugurazione sono stati presenti l’assessora comunale alla legalità Brigida Alaimo, i bikers vicini a Maurizio Papadia, papà di Laura, anche lui motociclista, che hanno voluto l’iniziativa, e Adriana Argento, responsabile dell’Associazione Millecolori onlus e del Centro antiviolenza Lia Pipitone.
“Affidiamo Laura, Sara e tutte le vittime di femminicidio a Santa Rosalia, simbolo di donna libera”, così recita la scritta incisa sulla targa posta sulla panchina rossa.
Vogliamo associare a queste parole quelle dello scrittore romantico Johann Wolfgang von Goethe che, proprio nella stessa data, a distanza di due secoli, il 13 aprile 1787, nel suo “Italienische Reise”, il “Viaggio in Italia” , definendo il Monte Pellegrino “il più bel promontorio del mondo”, scriveva:
«Non saprei descrivere con parole la luminosità vaporosa che fluttuava intorno alle coste (…) . La purezza dei contorni, la soavità dell’insieme, il degradare dei toni, l’armonia del cielo, del mare, della terra… chi li ha visti una volta non li dimentica per tutta la vita». Adesso chi verrà a visitare quei luoghi, descritti con tali accenti dallo scrittore tedesco, assocerà per sempre il sorriso, la grazia e la dignità di Sara “donna libera” e delle altre, il rispetto del diritto alla vita, bene inviolabile per ogni essere umano, da custodire e preservare da ogni forma di disumanizzazione nel nostro tempo contraddittorio, “feroce” per mano “umana”.