
Verona,il quartiere Golosine ha voglia di divertirsi
E’ entrata nel vivo Golosine 37136, la festa della parrocchia S. Maria Assunta delle Golosine a Verona. Iniziata sabato 7 con i ritmi giamaicani del gruppo Niù Tennici, oggi dalle 20:30 propone la conferenza “Trasformare il debito in speranza”; a confrontarsi sul difficile tema, caldissimo, almeno per chi legge le dinamiche dell’economia globale, mons. Domenico Pompili (vescovo di Verona), don Giuseppe Pizzoli (Direttore della Fondazione Missio), Massimo Pallottino (dalla Caritas Nazionale) e Francesco Gesualdi (Centro Nuovo Modello di Sviluppo). Il debito che stritola le economie in particolare dei paesi emergenti sarà argomento di discussione nei prossimi giorni anche del festival “Africae“. I motivi: negli ultimi dieci anni il debito pubblico del continente africano è quasi raddoppiato e secondo molti analisti e rappresentanti del mondo associazionistico non servirebbe a nulla cancellare o meglio condonare il debito. Tale soluzione non risulterebbe efficace a lungo termine. Altro dato preoccupante: oggi è la Cina e creditori privati a detenere una parte significativa dei debiti accumulati, a differenza di qualche anno fa quando la maggior parte del debito esterno africano era dovuto a creditori ufficiali – Paesi ad alto reddito e istituzioni multilaterali come la Banca Mondiale e il Fondo monetario internazionale. Nello specifico: enti pubblici cinesi detengono quasi 63 miliardi di dollari del debito esterno africano nel 2022, e creditori privati oltre 24 miliardi. Quindi attualmente una maggior porzione del debito non è agevolato. La situazione è andata ancora peggiorando, tanto che alla fine del 2023, il 49% del debito africano era in mano di privati. Una delle soluzioni più promettenti sul tavolo per trovare un punto di incontro tra creditori e debitori sembrerebbe essere la conversione del debito in un fondo in valuta locale per finanziare progetti di sviluppo sostenibile che aiutino le comunità sia a livello finanziario che sociale e assicurino una maggiore partecipazione dei paesi africani ad iniziative di cooperazione internazionale per garantire anche stabilità politica.
Naturalmente molto spazio è data alle serate di divertimento con musicisti veronesi e non solo, in un mix di generi e di ritmi per coinvolgere il pubblico di tutte le età: rap, urban, funky, hip-hop. Grande partecipazione domenica scorsa alla messa dei volontari, occasione per presentare anche l’esito del restauro dell’organo della parrocchia. Lo aveva promesso Saverio Tribuzio, organista alla Basilica di Santa Teresa dei Carmelitani Scalzi, oltre che di Santa Maria Assunta, che ha collaborato ad ogni fase del restauro e soprattutto alla riprogettazione sonora per raggiungere quei suoni limpidi e orchestrali che il pubblico della festa delle Golosine era invitato a sentire e apprezzare. I lavori sono stati svolti lo scorso anno: dopo 4 anni di inutilizzo dello strumento, nel 2024, in concomitanza con i 70 anni della parrocchia, è partita l’opera di recupero il 7 gennaio e in cinque mesi sono state rimesse a nuovo le 1.540 canne originarie, a cui ne sono state aggiunte dodici.
I Rotti x caso omaggeranno gli 883 e Max Pezzali prima della serata finale di domenica, con l’imperdibile gara di birra e salsicce. A concludere la 20esima edizione della festa, i fratelli De Angelis con l’esibizione “Continuiamo a chiamarli Oliver Onions“.
Sponsor della manifestazione Acque Veronesi, Amia, l’azienda Piosi , Noi Verona, con il patrocinio del Comune di Verona.
Tutti gli eventi sono ad ingresso libero.