
Sesta edizione della Lampadedromia Neapolitana
Di Mario Conforto
Nel cuore del fine settimana, Napoli, Pozzuoli e Casamicciola torneranno ad animarsi di luci, storia e simboli ancestrali: è in arrivo la sesta edizione della Lampadedromia Neapolitana, la corsa con le fiaccole che rievoca un antico rito sportivo greco in onore della sirena Partenope, figura fondativa della città. L’evento, che si svolgerà tra sabato e domenica, assume un significato ancora più profondo quest’anno, in coincidenza con i 2.500 anni dalla fondazione di Neapolis, avvenuta nel 475 a.C.
Organizzata dalle associazioni Amartea e I Sedili di Napoli, la manifestazione è patrocinata dal Comune di Napoli e si articola in più momenti tra rievocazioni storiche, cortei in costume, laboratori didattici, rappresentazioni teatrali e competizioni sportive, dislocate tra il centro storico partenopeo e i luoghi simbolici del golfo flegreo.
La presentazione ufficiale si è svolta questa mattina nella Sala della Loggia a Castel Nuovo, alla presenza dell’assessora allo Sport e Pari Opportunità del Comune di Napoli, Emanuela Ferrante, e dei promotori della kermesse. L’assessora ha sottolineato il valore strategico dell’evento in vista di un importante traguardo: «Uno degli elementi caratteristici di Napoli Capitale Europea dello Sport 2026 è proprio il recupero di pratiche sportive antiche, radicate nel nostro patrimonio identitario. Quest’edizione della Lampadedromia è una sorta di prova generale di quanto accadrà l’anno prossimo. Siamo felici per l’elevato numero di adesioni: è una corsa che appassiona più della maratona tradizionale».
Il programma si aprirà sabato pomeriggio a Napoli, dove andrà in scena la Lampadoforia, un corteo storico con figuranti in costume greco e quadri scenici: il percorso partirà da Megaride, raggiungerà Monte Echia e tornerà lungo via Partenope con la statua della sirena Partenope al centro del corteo. In serata sarà la volta della corsa rievocativa, da Castel dell’Ovo a Colonna Spezzata, con atleti in tuniche greche.
La vera e propria gara competitiva, ovvero la Lampadedromia, si terrà domenica mattina alle 8.30, con partenza dal Tempio di Serapide a Pozzuoli e arrivo a Castel dell’Ovo: 15 chilometri tra paesaggi mozzafiato, memoria storica e sport.
«In questa sesta edizione – ha raccontato Fiammetta Miele, presidente di Amartea – abbiamo superato i duecento iscritti, con un tracciato che unisce il golfo flegreo e quello partenopeo. La componente sportiva, per noi, deve sempre dialogare con quella culturale e artistica. Inoltre, si tratta di una corsa inclusiva ed ecosostenibile: nei punti di ristoro saranno presenti contenitori per le bottigliette, per non deturpare l’ambiente».
Un assaggio dell’atmosfera si potrà vivere già da venerdì sera a Ischia, dove, nella piazza di Casamicciola, andrà in scena la prima edizione del Magna Graecia Hellenic Fest. Saranno protagonisti cento artisti e rievocatori storici, con spettacoli e presentazioni di libri dedicati alla civiltà ellenica e ai miti fondativi di Napoli.
«Lampadoforia e Lampadedromia – ha aggiunto Giuseppe Serroni, presidente de I Sedili di Napoli – condividono lo stesso spirito e la stessa origine culturale. Quest’anno abbiamo voluto aggiungere anche questo prologo a Casamicciola, per rendere omaggio alle nostre radici più profonde».
Così, tra fiaccole, corse rituali e costumi dell’antica Grecia, Napoli si proietta in un viaggio nel tempo, riscoprendo la bellezza della propria origine attraverso la forza evocativa dello sport e del mito.