
Monumento ai Caduti Cansano

Martedì 24 giugno 2025 a Cansano (AQ) è stata celebrata una festa del Santo Patrono (San Giovanni Battista) che passerà alla storia.

Quest’anno il Monumento ai Caduti, situato nella centralissima piazza XX Settembre, ha compiuto il suo primo centenario: inaugurato in giugno 1925, la sua costruzione – per mano dello scultore sulmonese Giovanni Granata – fu permessa grazie soprattutto ai contributi economici dei cansanesi emigrati in America (in particolare, in Colorado), raccolti da un apposito comitato, per omaggiare gli oltre venti giovani compaesani caduti durante la Grande Guerra.

In occasione del centenario, gli amministratori comunali e i cittadini hanno costituito un “Comitato pro centenario”, al fine di organizzare una festa in grande stile, preceduta dalla conferenza – tenuta domenica 22 giugno presso il Centro di Documentazione Ocriticum – dal titolo Il monumento simbolo di un’epoca. A questa è seguita l’inaugurazione della mostra I perduti fregi di Granata Storia di un’ape operosa, arricchita dai documenti d’epoca e dalle fotografie firmate da Giovanni Guadagnoli e accompagnata dai contenuti dell’album personale appartenuto a Ugo Cercone.
Sui decori realizzati da Granata era stata scolpita un’ape, simbolo dell’operosità dei cansanesi. Fino agli anni Cinquanta del secolo scorso essi adornavano il basamento del monumento; in seguito vennero trafugati e sostituiti da lapidi con incisi i nomi dei caduti nelle varie guerre.
Nell’occasione del centenario, i fregi bronzei sono stati esposti al pubblico, dopo essere stati ritrovati e restituiti al Comune dal Comando dei Carabinieri locale. E in un futuro prossimo verranno riaccorpati al Monumento ai Caduti. Non verrà operata una sostituzione ma si tratterà di un’aggiunta: sentita la Sopraintendenza dei Beni Culturali locale, le modalità operative verranno decise di concerto dalla popolazione di Cansano, paese appartenente alla Comunità montana Peligna, a 835 metri sul livello del mare e situato nel Parco nazionale della Majella.

Divenuto Comune autonomo nel 1908, con una superficie ampia poco meno di 40 chilometri quadrati, nel 1911 contava duemila abitanti; ora poco meno di 250. Nei mesi estivi però si ripopola, in particolare di gente del posto emigrata in America dopo la guerra e dei loro discendenti che tanto apprezzano il cibo e le tradizioni locali. Ma qui fa ritorno, con grande nostalgia, anche chi – pur essendo restato in Italia – ha dovuto lasciare il paese in cerca di un lavoro in altre regioni.
Ma torniamo alla celebrazione del centenario, iniziata alle ore 11,00 con la messa nella chiesa di San Rocco, attigua al monumento stesso, e con la successiva processione dedicata alla statua del patrono, San Giovanni Battista, accompagnata lungo un percorso che abbraccia le principali strade cansanesi, un tempo cuore pulsante del paese e sede delle attività commerciali.
La festa religiosa si è conclusa con i fuochi di artificio, che tutti hanno potuto ammirare restando “con il naso all’insu”.

Alle ore 17,30 si è poi tenuto il corteo istituzionale, partito dallo storico edificio che, fino a qualche anno fa, ha ospitato il Comune, lungo viale Felice Villani verso il centro della piazza, ove è situato il monumento. Qui, si è tenuta la celebrazione solenne, alla presenza delle autorità civili e militari, dei cittadini e di chi ha desiderato prendere parte all’omaggio dei caduti in guerra.
Fra le numerose autorità spiccavano: Giancarlo Di Vincenzo, Prefetto de L’Aquila; Marianna Scoccia, Vice Presidente del Consiglio Regionale; Michele Fina, Senatore della Repubblica; il Comandante provinciale dei Carabinieri e il Comandante del Nucleo Carabinieri Forestali, rispettivamente Colonnello Salvatore Del Campo e il Colonnello Giampaolo Rapposelli; oltre naturalmente al Parroco e al Sindaco di Cansano, rispettivamente Don Magloire Ngoungka Tagne e Luca Malvestuto, nonché ai membri della Giunta e del Consiglio comunale.
Dopo il toccante alzabandiera sulle note dell’Inno di Mameli e il saluto iniziale del Sindaco cansanese – che ha invitato i partecipanti a mantenere viva la memoria collettiva di un passato di guerre che non si devono ripetere – si sono susseguiti alcuni interventi delle autorità, fra cui quella del Vice Sindaco, Maria Donata Di Gregorio, che ha parlato del Comitato formatosi in Colorado per la raccolta del denaro necessario per erigere il monumento e ha ricordato il sacrificio dei cansanesi caduti in guerra, auspicando un presente-futuro di pace.

Sono poi intervenuti i Consiglieri comunali Nunzio Marco D’Orazio e Pasquale Di Giannantonio. Il primo ha ricordato al pubblico presente in piazza la diatriba, cessata in giugno 1924, fra il comitato formatosi a Cansano e quello neo nato in Colorado per raccogliere i fondi per la costruzione del monumento; mentre il secondo ha descritto la storia dei fregi bronzei trafugati, costituiti da una croce sabauda al centro di due spade e foglie di alloro.

Al termine degli interventi i presenti sono stati allietati da un rinfresco, terminato con una torta su cui era stata decorata una piccola riproduzione del Monumento ai Caduti. La festa è proseguita anche alla sera con un duplice spettacolo: dapprima con il concerto dell’Orchestra di Fiati A.C.M.I. di Introdacqua (AQ), che ha eseguito, tra gli altri brani, What a wonderful world di Luis Armstrong, YMCA dei Village People e ricchi medley delle canzoni di Raffaella Carrà, dei Pooh e delle colonne sonore di Ennio Morricone.
Accompagnata dall’orchestra, ha fatto il suo debutto la giovanissima Melissa Colalancia, con l’emozionante interpretazione di Somewhere over the rainbow.
Infine, il cielo di Cansano si è illuminato di colori sgargianti, grazie a un’esibizione pirotecnica che ha concluso la festa.
Nel podcast una breve intervista al Sindaco di Cansano, Luca Malvestuto, poco prima dell’inizio delle celebrazioni. Nel video, il suo intervento durante la festa.
Buon ascolto e buona visione!